
Tante volte capita di sentirsi molto stanchi, senza che ciò che abbiamo fatto lo giustifichi. Spesso, ci si stanca anche di dirlo perché non si è creduti o capiti.
Di certo non si tratta di essere nati stanchi, né tanto meno di fingere per trarne chissà quali benefici.
La stanchezza apparentemente inspiegabile
La stanchezza è il risultato di muscoli che hanno fatto un superlavoro, anche se in realtà questo superlavoro sembra non esserci stato o sarebbe meglio dire che nessuno ha visto fare.
Ma immaginiamoci ora alla guida della nostra automobile, magari con un filo di gas per lo spirito ecologista che ci anima.
Qualcuno, a nostra insaputa, inizia a tirare il freno a mano.
Reagiamo premendo di più l’acceleratore, mentre il folletto malefico tira ancora un po’ di più il freno a mano.
Noi acceleriamo ancora, ma inspiegabilmente l’auto non accelera, anzi procede a fatica.

Questo è ciò che succede al nostro corpo quando i nostri sistemi, scheletrico, muscolare, sensoriale, non lavorano in armonia tra loro.
Le informazioni percettive
Il nostro corpo ed il nostro cervello si comportano in un certo modo di fronte ad una particolare situazione in base alle informazioni percettive che ricevono.
Ma se queste informazioni non sono bene coordinate diventano dis-percezioni, dove la particella dis vuole avere il significato di: negazione, privazione, contrario.
Quindi le azioni o reazioni, sia fisiche che cerebrali, sono alterate o inadeguate nello sforzo o nel risultato.
I GPS interni dell’organismo: occhi, orecchie, piedi, lingua, respirazione
Gli informatori fisici principali del nostro comportamento, ovvero veri e propri GPS interni. sono:
- Occhi, intesi come funzione visiva e non solo come i consueti 10/10.
- Orecchie, che non solo percepiscono i suoni ma ci dicono anche da dove provengono.
- Piedi.
- Postura linguale.
- Respirazione.
Anche una piccolissima alterazione di uno solo dei sistemi percettivi può causare per tutta la vita enormi e dolorosissime conseguenze.
Se una nave ha il GPS starato, anche di un solo grado, non arriverà nel porto di destinazione.
Noi invece ci arriviamo nonostante la staratura dei GPS interni, ma paghiamo un alto prezzo biologico che si traduce in dolore e/o spossatezza.
Regolazione e interazione perfetta dei sistemi di percezione del corpo
I nostri sistemi di percezione non possono essere cambiati, ma devono essere regolati e soprattutto devono interagire fra loro in perfetta armonia senza antagonismi né prevalenze.
Per esempio, il collo si può stendere in modo asimmetrico perché abbiamo contrazione contemporanea di muscoli antagonisti, destri e sinistri insieme, come se premessimo insieme acceleratore e freno.
Questo spiega molti dolori cervicali che paiono resistere ad ogni terapia.

Queste asimmetrie funzionali, inoltre, si possono diagnosticare anche in età molto precoce (5/6 anni) e migliorano subito con applicazione di PPA ovvero i Prismi Percettivi Attivi.
Il beneficio dei PPA
Le attività quotidiane, sia lavorative che domestiche, ci portano ad assumere posizioni del corpo sbilanciate o scoliotiche.

Lo sbilanciamento richiede una quantità enorme di energia per restare in piedi e non cadere.
Ecco spiegata la spossatezza che ci accompagna tutto il giorno; molto spesso neanche il riposo notturno è sufficiente a recuperare le energie spese.
Il grave atteggiamento scoliotico, invece, causa dolori, affaticamento e soprattutto, negli anni, porterà ad una perdita più evidente di altezza.
Con i PPA tutta la muscolatura si rilassa e riesce ad acquisire una migliore postura con minimo dispendio energetico.
