Ila malattia da reflusso gastro-esofageo è una patologia comune che può influenzare negativamente la qualità della vita. Mentre molte persone possono controllare i sintomi con terapie farmacologiche, anche auto gestite e cambiamenti nello stile di vita, ci sono casi in cui la chirurgia diventa un’opzione risolutiva. In questo articolo, esploreremo la chirurgia del riflusso gastro-esofageo, quando è necessaria e come funziona.
Indice:
- La natura del reflusso gastro-esofageo
- Quando considerare la chirurgia di riflusso gastro-esofageo
- Opzioni di trattamento chirurgico per il reflusso
- Preparazione e procedure preoperatorie
- L’intervento chirurgico di riflusso gastro-esofageo
- Il successo dell’intervento di riflusso gastro-esofageo
- Complicanze e rischi associati alla chirurgia del reflusso
- Risultati a lungo termine e qualità di vita
La natura del reflusso gastro-esofageo
Prima di esaminare l’intervento chirurgico, è importante capire cosa sia il reflusso gastro-esofageo. Questa condizione si verifica quando gli acidi o i Sali alcalini dello stomaco risalgono nell’esofago, causando sintomi fastidiosi come
- bruciore di stomaco
- rigurgito ed eruttazioni
- acidità
- sensazione di digestione lenta e faticosa
- dolore toracico e cefalea
La causa principale del reflusso gastro-esofageo è un malfunzionamento dello sfintere esofageo inferiore, una valvola che controlla il passaggio anatomico esofago-gastrico
Quando considerare la chirurgia di riflusso gastro-esofageo
La chirurgia di riflusso gastro-esofageo non è la prima opzione di trattamento, ma può essere considerata quando le terapie farmacologiche e i cambiamenti nello stile di vita non sono sufficienti a controllare i sintomi del reflusso o in presenza di complicanze come esofagite, ulcere esofagee, esofago di Barrett o laringite cronica.
La decisione di sottoporsi all’intervento chirurgico deve essere presa in collaborazione con lo Specialista, valutando attentamente i rischi e i benefici.
Opzioni di trattamento chirurgico per il reflusso
Mentre molti pazienti trovano sollievo con trattamenti conservativi, ci sono casi in cui la chirurgia diventa necessaria per gestire efficacemente il reflusso.
Ecco alcune delle opzioni di trattamento chirurgico più applicate per la risoluzione del reflusso:
- Fundoplicazio: Una delle procedure chirurgiche più comuni per il trattamento del reflusso è la fundoplicazio. Durante questa procedura, il chirurgo avvolge la parte superiore dello stomaco intorno all’esofago, creando così una sorta di “anello/valvola” che previene il reflusso di acido. La fundoplicazio viene eseguita esclusivamente per via laparoscopica.
- Revisione delle procedure precedenti: Per i pazienti che hanno già subito interventi chirurgici per il reflusso con risultati insoddisfacenti o complicazioni, la revisione della procedura precedente può essere necessaria. Durante questa procedura, il chirurgo esamina e corregge eventuali anomalie o problemi residui dalla chirurgia precedente, offrendo così un miglioramento dei sintomi e della qualità di vita.
- Procedure mininvasive per il reflusso: Con l’avanzamento della tecnologia chirurgica, sono diventate disponibili opzioni mininvasive per il trattamento del reflusso. Queste procedure, alcune delle quali ancora in fase di appravazione e studio mirato all’utilizzo di piccoli device magnetici o sintetici per ripristinare la normale contenzione del cardias.
Preparazione e procedure preoperatorie
Prima dell’intervento, sono necessari alcuni esami diagnostici come:
- Gastroscopia con ricercva H.P.
- manometria esofagea
- pH-impedenziometria delle 24 ore
- se necessario, altri esami specifici per individuare eventuali comorbidità del paziente
Questi esami aiuteranno il chirurgo a valutare l’idoneità del paziente per l’intervento e a pianificare la procedura in modo adeguato.
L’intervento chirurgico di riflusso gastro-esofageo
L’intervento chirurgico per il reflusso gastro-esofageo viene solitamente eseguito utilizzando un approccio laparoscopico, che comporta l’utilizzo di piccole incisioni addominali.
Durante l’intervento, la cavità addominale viene distesa con anidride carbonica per consentire l’utilizzo di telecamera e strumenti chirurgici. L’obiettivo dell’intervento è aumentare la continenza del cardias tra lo stomaco e l’esofago, impedendo il passaggio degli acidi gastrici in esofago. Questo viene ottenuto mediante la chiusura del difetto diaframmatico, se presente ernia jatale, e l’avvolgimento di parte dello stomaco intorno alla giunzione esofago-gastrica (fundoplicatio).
Il successo dell’intervento di riflusso gastro-esofageo
La chirurgia di riflusso gastro-esofageo può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti. Studi dimostrano un tasso di successo superiore al 90%.
Dopo l’intervento, i pazienti devono seguire una dieta liquida e frullata per alcune settimane e possono riprendere immediatamente le loro attività lavorative e sociali.
La degenza ospedaliera di solito dura circa 2 giorni e un esame radiologico post-operatorio viene eseguito per verificare l’efficacia della procedura.
Risultati a lungo termine e qualità di vita
Per molti pazienti che scelgono la chirurgia del reflusso, i benefici a lungo termine superano i rischi associati alla procedura. La riduzione dei sintomi del reflusso, come il bruciore di stomaco e il rigurgito ed il reflusso acidao può cambiare significativamente la qualità di vita e consentire ai pazienti di riprendere le loro attività quotidiane senza disagio. È importante seguire le indicazioni postoperatorie del chirurgo e partecipare a un follow-up regolare per monitorare i progressi e gestire eventuali complicazioni.
La chirurgia di riflusso gastro-esofageo è un’opzione da considerare quando le terapie farmacologiche e i cambiamenti nello stile di vita non sono sufficienti a controllare i sintomi del reflusso o in presenza di complicanze.È importante consultare un medico specializzato per valutare l’idoneità e i benefici dell’intervento chirurgico. Scegliere un chirurgo esperto può essere una scelta sicura per la tua salute.
La Redazione in collaborazione con il Dr. Mattia Pizzi – Chirurgo generale, Proctologo, Gastroenterologo
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