Miolisi, Radiofrequenza ed Embolizzazione per il fibroma Uterino: quale tecnica alternativa alla chirurgia tradizionale?

Il fibroma uterino è una patologia benigna molto comune tra le donne in età fertile. Le opzioni di trattamento variano a seconda della gravità dei sintomi, delle dimensioni e della posizione del fibroma. Tra le alternative meno invasive rispetto alla chirurgia tradizionale, troviamo la miolisi, la radiofrequenza e l’embolizzazione uterina.

Ne parliamo con il Dr Tommaso Lupattelli grande esperto di fibromi uterini.

Miolisi e Radiofrequenza

La miolisi è una tecnica che prevede la distruzione del fibroma tramite calore, freddo o energia elettrica. La radiofrequenza, in particolare, utilizza onde ad alta frequenza per riscaldare e distruggere il tessuto fibromatoso. Entrambe le metodiche riducono il volume del fibroma e alleviano i sintomi senza necessità di un’incisione chirurgica.

Vantaggi della miolisi e della radiofrequenza:

  • Tecniche mininvasive con tempi di recupero rapidi
  • Possibilità di eseguire l’intervento in regime ambulatoriale o con una breve degenza
  • Riduzione dei sintomi legati al fibroma

Svantaggi:

  • Efficacia variabile a seconda delle dimensioni e della posizione del fibroma
  • Trattamento spesso limitato ad un singolo fibroma inferiore a 5 -6 cm
  • Possibilità di recidiva.
  • Difficilmente adatte a pazienti con più fibromi o fibromi molto voluminosi

Embolizzazione Uterina: Una Soluzione Completa

L’embolizzazione uterina è una tecnica radiologica interventistica che prevede l’iniezione di microparticelle nelle arterie uterine per bloccare l’afflusso di sangue ai fibromi, causando la loro progressiva riduzione.

Vantaggi dell’embolizzazione uterina:

  • Efficacia elevata: Questa tecnica è altamente efficace nel ridurre le dimensioni dei fibromi e i sintomi correlati, compresi il sanguinamento abbondante e il dolore pelvico.
  • Trattamento di più fibromi contemporaneamente: A differenza della miolisi e della radiofrequenza, che agiscono solo su specifici fibromi, l’embolizzazione è in grado di trattare simultaneamente tutte le formazioni presenti nell’utero.
  • Ridotta invasività: Non richiede incisioni chirurgiche e il recupero è generalmente più rapido rispetto a un intervento chirurgico tradizionale.
  • Minori recidive: Rispetto alla miolisi e alla radiofrequenza, l’embolizzazione offre un tasso molto inferiore di recidiva, riducendo ampiamente la necessità di trattamenti successivi.
  • Mantenimento dell’utero: È una valida e sicura alternativa all’isterectomia per le donne che desiderano preservare l’utero.
  • Diminuzione/scomparsa delle algie pelviche durante i successivi cicli mestruali.
  • Estremamente efficace quando eseguita da radiologi interventisti con all’attivo una casistica importante ( > 1000 embolizzazioni uterine).

Conclusione

Sebbene la miolisi e la radiofrequenza rappresentino opzioni terapeutiche valide per il trattamento dei fibromi uterini, l’embolizzazione uterina si distingue per la sua efficacia globale, la capacità di trattare più fibromi contemporaneamente ed il minor tasso di recidiva. Per questo motivo, rappresenta molto spesso la soluzione  migliore per le donne che desiderano una terapia mininvasiva senza dover quindi ricorrere alla chirurgia tradizionale.

La redazione in collaborazione con il Dott. Tommaso Lupattelli Chirurgo Interventista a Milano


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