Diastasi: sintomi cause e soluzioni chirurgiche possibili

La diastasi addominale (o diastasi dei muscoli retti addominali) è un problema comune, ma non inevitabile.

E’ una condizione in cui i muscoli retti dell’addome si distanziano ( normalmente sono vicini e separati dalla linea alba di circa 1 cm) I retti addominali sono i due fasci muscolari paralleli che si estendono verticalmente lungo la parete addominale anteriore. La diastasi si riferisce alla separazione eccessiva di questi muscoli.

Questa separazione avviene a causa dell’indebolimento della linea alba la quale è la struttura fibrosa che corre lungo la linea mediana dell’addome, separando i muscoli retti addominali. La diastasi addominale consiste in una separazione o indebolimento di questa struttura .

Conoscere meglio la condizione e adottare alcune misure preventive può aiutare a ridurre il rischio o a gestirla efficacemente.

I fattori che causano questa problematica sono:

  • Gravidanza : durante la gravidanza, l’addome subisce una notevole espansione per accogliere il feto in crescita. Questo causa una separazione dei muscoli retti dell’addome, ma l’estensione della separazione varia da persona a persona.
  • La genetica, l’elasticità della pelle e del tessuto connettivo, possono influenzare la predisposizione alla diastasi, ma ciò non significa che tutte le donne incinte ne soffriranno.
  • Aumento di peso rapido e obesità: i piccoli gesti quotidiani, come alzarsi dal letto, sollevare oggetti pesanti o persino piegarsi, possono influire sulla salute addominale. Adottare tecniche di movimento che riducono la pressione sull’addome, come rotolarsi su un fianco prima di alzarsi dal letto, può prevenire la diastasi o limitare l’aggravamento.
  • Tosse cronica o stitichezza: La continua tensione sulla parete addominale può contribuire alla diastasi (in persone predisposte)
  • Esercizi fisici scorretti: alcuni esercizi, soprattutto se eseguiti in modo errato, possono peggiorare la diastasi.

I sintomi della diastasi addominale

I sintomi della diastasi addominale possono variare in base alla gravità della separazione dei muscoli retti dell’addome. In alcuni casi, la diastasi può essere lieve e asintomatica, ma spesso provoca segni evidenti e fastidi fisici ed estetici.

 Ecco i sintomi più comuni:

  • Gonfiore o protrusione nella parte centrale dell’addome : È uno dei sintomi più evidenti, soprattutto quando si contrae la muscolatura addominale e si attiva il torchio addominale, ad esempio alzandosi da una posizione sdraiata. Si può notare una sorta di “cresta” o rigonfiamento lungo la linea mediana dell’addome e del basso ventre.
  • Debolezza dei muscoli addominali : Le persone con diastasi possono avvertire una debolezza generale nella zona addominale, rendendo difficile mantenere una postura eretta o eseguire semplici attività fisiche che coinvolgono i muscoli del torchio addominale
  • Dolore lombare : La debolezza della parete addominale può compromettere il supporto alla colonna vertebrale, causando uno stress maggiore sulla zona lombare. Questo può portare a dolore nella parte bassa della schiena, che può peggiorare con l’attività fisica o sforzi ripetuti.
  • Problemi digestivi : In alcuni casi, la diastasi può essere associata a problemi digestivi, come gonfiore e difficoltà a digerire, poiché l’efficacia dei muscoli addominali nel sostenere gli organi interni viene compromessa.
  • Difficoltà respiratorie o dispnea: una diastasi severa può influenzare la capacità del diaframma di funzionare correttamente, causando una sensazione di fiato corto o difficoltà a respirare profondamente.
  •  Instabilità corporea : La separazione dei muscoli può comportare una sensazione di instabilità o mancanza di supporto del corpo durante attività quotidiane o l’esecuzione di esercizi fisici. Questo può aumentare il rischio di infortuni, come dolori alla schiena o ernie.
  • Problemi al pavimento pelvico: La diastasi addominale può essere associata a una debolezza del pavimento pelvico, che può manifestarsi con incontinenza urinaria o altri problemi legati alla meccanica pelvica.
  • Ernie : In alcuni casi, la separazione dei muscoli può portare alla formazione di ernie addominali, in cui una parte dell’intestino, l’omento o altri organi protrudono attraverso la linea alba indebolita. Richiedendo obbligatoriamente un trattamento chiriurgico.

La Visita Specialistica per diagnosticare la Diastasi

Per una diagnosi e un trattamento corretti della diastasi addominale, è consigliabile rivolgersi a d un chirurgo generale specialista nella chirurgia della parete addominale.

 Il medico, attraverso un esame obiettivo e, in alcuni casi, l’ausilio di esami strumentali (ecografia, TC parete addominale), può confermare la presenza della diastasi, valutare la gravità e individuare eventuali complicanze associate.

Durante la visita, il medico può misurare l’ampiezza della separazione dei muscoli retti addominali in centimetri, soprattutto nella zona sovraombelicale (sopra l’ombelico) e sotto ombelicale (sotto l’ombelico). Un’ampiezza maggiore di 2,5 – 3 cm è generalmente considerata significativa.

Può essere utilizzata una ecografia della parete addominale con sonda lineare per ottenere immagini dettagliate della parete addominale

Durante l’esame clinico, il medico può richiedere al paziente di eseguire un movimento di flessione del capo (sollevare la testa e le spalle mentre si è sdraiati), per osservare visivamente e palpare l’addome, verificando la presenza di un rigonfiamento lungo la linea mediana.

Nei casi più gravi o in preparazione di un intervento chirurgico, si può ricorrere a esami di imaging come la TC o la RM per ottenere una visione tridimensionale della struttura addominale e valutare eventuali complicanze, come ernie o altre patologie associate.

Tecniche Chirurgiche per la Diastasi Addominale

La risoluzione chirurgica della diastasi addominale viene considerata nei casi in cui la separazione dei muscoli retti è grave, persistente e causa sintomi funzionali o estetici che non migliorano con trattamenti conservativi come la fisioterapia. Le tecniche chirurgiche utilizzate variano in base alla gravità della diastasi, alla presenza di complicazioni come ernie e alle preferenze del chirurgo e del paziente.

Di seguito le svariate procedure chirurgiche possibili:

  • La plicatura è la tecnica più comune per correggere la diastasi. Consiste nel riavvicinare i muscoli retti dell’addome e suturare il tessuto connettivo indebolito della linea alba, ripristinando l’integrità della parete addominale.

Questo intervento può essere effettuato con o senza un’incisione cutanea significativa, a seconda che si utilizzi una tecnica aperta o minimamente invasiva (laparoscopia).

  • L’addominoplastica (o intervento di “tummy tuck”) è una tecnica più estesa utilizzata soprattutto nei pazienti che presentano non solo la diastasi addominale, ma anche un eccesso di pelle e tessuto adiposo nella regione addominale.
  • La laparoscopia è una tecnica chirurgica minimamente invasiva in cui il chirurgo utilizza piccoli strumenti e una videocamera inseriti attraverso piccole incisioni sull’addome.

Questa tecnica può essere utilizzata per correggere la diastasi nei casi in cui non ci sia un significativo eccesso cutaneo che richiede sempre una miniaddominoplastica o un’addominoplastica totale.

  • La mini-addominoplastica è una variante dell’addominoplastica tradizionale, indicata per chi ha una diastasi limitata alla parte inferiore dell’addome, sotto l’ombelico, senza eccessivo rilassamento cutaneo nella parte superiore.

In alcuni casi, soprattutto quando la diastasi è accompagnata da ernie addominali o quando i tessuti connettivi sono molto deboli, il chirurgo può decidere di rinforzare la parete addominale con una rete chirurgica (mesh).

La scelta della tecnica chirurgica per la diastasi addominale dipende dalla gravità della separazione muscolare, dalla presenza di ernie, dall’eccesso cutaneo e dalle esigenze estetiche e funzionali del paziente. Il consulto con uno specialista aiuterà a determinare l’approccio più appropriato per ottenere il miglior risultato sia funzionale che estetico.


FAQ: gli utenti hanno chiesto anche sulla diastasi addominale:

1. Che cos’è la diastasi addominale?

La diastasi addominale è la separazione dei muscoli retti dell’addome lungo la linea mediana (linea alba). Questa condizione può verificarsi in particolare durante la gravidanza o dopo il parto, ma può anche interessare persone che hanno guadagnato o perso peso rapidamente, o che praticano esercizi ad alta intensità senza una corretta tecnica.

2. Quali sono i sintomi della diastasi addominale?

I sintomi possono variare, ma i più comuni includono:

  • Gonfiore o pienezza nell’addome, specialmente dopo i pasti.
  • Dolore o disagio nella zona addominale, specialmente durante l’attività fisica.
  • Una protuberanza o rigonfiamento visibile nell’addome quando ci si siede o si fa uno sforzo.
  • Difficoltà nel praticare alcuni esercizi o movimenti quotidiani.

3. Come si diagnostica la diastasi addominale?

La diagnosi viene generalmente effettuata da un medico o un fisioterapista attraverso un esame fisico. Possono essere utilizzate tecniche come il palpare la zona dell’addome per verificare la separazione dei muscoli. In alcuni casi, possono essere richiesti esami di imaging, come ecografie o TC addome, per una valutazione più dettagliata.

4. Quali sono i trattamenti disponibili per la diastasi addominale?

Le opzioni di trattamento possono includere:

  • Esercizi Fisici: Programmi di riabilitazione specifici per rafforzare i muscoli addominali e migliorare la stabilità del core.
  • Fisioterapia: Un fisioterapista può fornire tecniche di rinforzo e posture corrette per gestire la diastasi.
  • Chirurgia: In casi gravi o persistenti, può essere raccomandata un’operazione per riparare i muscoli separati.
  • Calo ponderale

5. La diastasi addominale è pericolosa?

In generale, la diastasi addominale non è considerata una condizione pericolosa per la vita, ma può portare a sintomi fastidiosi e influenzare la qualità della vita. Inoltre, se non trattata, può causare debolezza muscolare addominale e problemi posturali. È consigliabile consultare un professionista sanitario se si sospetta di avere la diastasi addominale, soprattutto se si avvertono sintomi preoccupanti.


La Redazione in collaborazione con il Dr. Mattia Pizzi – Chirurgo generale, Proctologo, Gastroenterologo


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