La ritenzione idrica è un disturbo piuttosto diffuso che colpisce con diversa intensità milioni di persone, soprattutto donne.
Si tratta della tendenza a trattenere liquidi, che si accumulano principalmente nelle zone predisposte all’adiposità localizzata: addome, cosce e glutei.
Il principale responsabile della ritenzione idrica è lo stile di vita sbagliato, la cui semplice correzione può apportare notevoli benefici.
Infatti, le abitudini poco salutari contribuiscono ad aggravare la situazione: fumo, eccessivo consumo di alcolici, cibi salati, abuso di farmaci e caffè.
Più raramente, invece, può essere causata da disfunzioni cardiache o renali o da reazioni allergiche.
Caratteristiche e luoghi comuni
Ciò che caratterizza la ritenzione idrica è l’edema, un anomalo rigonfiamento causato dall’accumulo dei liquidi nei tessuti.
Un’alterazione è presente anche nella circolazione venosa e linfatica. Infatti, insieme a questi liquidi ristagnano anche numerose tossine che alterano un metabolismo cellulare.
Luogo comune sbagliato è attribuire alla ritenzione idrica il sovrappeso, poiché essa è responsabile solo marginalmente dell’aumento del peso.
È invece vero l’opposto, cioè che il sovrappeso contribuisca a rallentare la diuresi, favorendo la ritenzione idrica.
Acqua: prima alleata contro la ritenzione idrica
L’acqua è fondamentale per riuscire a combattere la ritenzione idrica, occorre pertanto sforzarsi di consumarne almeno due litri al giorno.
Probabilmente all’inizio, specie se si è abituati a bere poco, l’aumentato introito idrico stimolerà la diuresi, ma con l’abitudine il corpo troverà il suo giusto equilibro.
Una pratica poco nota consiste nel sorseggiare durante il giorno “acqua attiva”, cioè acqua con aggiunta di fettine di zenzero, cetriolo e foglioline di menta.
Sono invece sconsigliate o da limitare alcune bevande alcoliche e non: bibite, succhi di frutta, vino e birra.
Queste bevande, infatti, oltre a fornire acqua, apportano altre sostanze con maggiore apporto calorico, come zuccheri, alcol, e quelle che farmacologicamente attive, come la caffeina.
Dieta anti ritenzione idrica
Una dieta ad alto contenuto di fibra alimentare aumenta la mobilità intestinale ed allontana il pericolo di stitichezza, disturbo che ostacola il deflusso venoso a livello addominale.
È quindi importante consumare molta frutta e verdura, in particolare quella ricca di acido ascorbico, vitamina che protegge i capillari sanguigni.
Gli alimenti più ricchi di questa sostanza, meglio conosciuta come vitamina C, sono: agrumi, ananas, kiwi, fragole, ciliegie, lattuga, spinaci, broccoli, cavoli, pomodori e tuberi.
Potere diuretico degli alimenti
Nel contrastare la ritenzione idrica va considerato il potere diuretico degli alimenti. Se beviamo molto, ma mangiamo gli alimenti sbagliati possiamo comunque andare incontro a ritenzione idrica.
Sono alimenti con potere diuretico:
- Riso,
- Pesce,
- Verdure (cipolla, finocchio crudo e soprattutto cotto, cicoria cruda e cotta, sedano, cetrioli, indivia belga, indivia riccia, agretti, asparagi, ravanelli, puntarelle, verza cruda, cavolfiore bollito),
- Patate bollite e non condite,
- Frutta (ananas, fragole, mandarini, melone, anguria, macedonia, pesche, uva, mela cotta e cruda, lamponi).
Sono alimenti che inibiscono la diuresi:
- Pasta,
- Carne,
- Verdure (spinaci, verza cotta, bieta, zucchine, rape, broccoletti, broccolo verza, melanzane, peperoni, radicchio),
- Frutta (pera, melagrano, cachi, albicocche, prugne, fichi, ciliegie, avocado, papaia, agrumi).
L’importanza dell’attività fisica
L’arma migliore per combattere la ritenzione idrica è l’attività fisica. Il movimento, purché sia eseguito regolarmente e con razionalità, contribuisce, infatti, a riattivare e rinforzare il microcircolo.
Le attività più indicate in questi casi sono la camminata veloce, la corsa, l’aerobica, lo spinning, il sollevamento pesi.
Una valida alternativa è rappresentata anche da nuoto e bicicletta.
Agnese Pirazzi