Dott. Del Noce, cosa si intende per Prostatite?
La prostatite è una patologia caratterizzata da un processo infiammatorio della ghiandola prostatica che generalmente è dovuto ad una infezione batterica della stessa. La prostata infatti è un organo maschile che, oltre a produrre il 25% circa del liquido seminale, ha anche la funzione di “barriera” contro la risalita dei batteri dall’esterno verso le vie urinarie. Vi sono diversi tipi di prostatite. In alcuni casi vi è la comparsa di sintomi cistitici (aumentata frequenza; bruciore o dolore alla minzione) con febbre elevata settica. In altri casi i sintomi sono più sfumati e non vi è febbre. In alcuni casi è identificabile, non sempre con facilità, la presenza di un batterio. Vi sono però alcune forme di prostatite, definite “abatteriche”, che possono avere un’origine psicosomatica e sono in genere accompagnate da una grande angoscia del paziente, che riporta sintomi più o meno sfumati anche per anni senza avere miglioramenti significativi con la normale terapia.
Si può fare opera di prevenzione nel quotidiano?
L’unica opera di prevenzione è di tipo igienico: L’utilizzo di condom nei rapporti occasionali e una corretta pulizia del glande. Non bisogna però esagerare nei lavaggi. Vedo infatti frequentemente persone che lavano il pene 2-3 volte al giorno il pene anche con detergenti, provocando eczemi locali che indeboliscono le normali difese locali.
Quali sono le terapie più efficaci?
Ovviamente le terapie antibiotiche. Nelle prostatiti batteriche i farmaci vanno utilizzati in maniera aggressiva: ad alte dosi e per periodi prolungati, poiché nella ghiandola non arrivano elevate quantità di farmaco. In caso di terapia leggera vi possono essere delle ricadute più gravi e l’infiammazione può cronicizzarsi.
La prostatite può avere ricadute negative sulla sfera sessuale?
Certamente un paziente con una fase acuta di prostatite batterica non è interessato alla sessualità, ma nelle fasi di benessere non ha alcun problema se non, in qualche caso, può soffrire per un certo periodo di un dolore/fastidio eiaculatorio. Diversa è la situazione in caso di sintomi prostatitici in pazienti psicosomatici. Quasi sempre, in questi casi, la malattia si accompagna a disturbi sessuali, in qualche caso anche gravi, che non sono dovuti alla prostatite, ma alla profonda angoscia e sofferenza psicologica del paziente.