Abbiamo già affrontato il delicato tema della medicina omeopatica nella sua forma generale: cos’è, i principi su cui si basa e i motivi che spingono alla scelta dei trattamenti naturali.
Nell’articolo che segue affronteremo l’omeopatia dal punto di vista più tecnico, quali forme di rimedi omeopatici esistono, come affrontare la scelta più adatta alla propria persona e come assumerli efficacemente.
Le tre forme dei rimedi omeopatici
I rimedi omeopatici si trovano solitamente in tre forme:
Granulare: piccole sfere di lattosio, impregnate della sostanza omeopatica, con diluizione medio-bassa e contenute in un tubo; adatta per assunzione più volte al giorno (per esempio 5 granuli per 3 volte al giorno).
Globulare: granuli molto piccoli; il tubo contiene solitamente 200 globuli e a diluizioni molto alte. Adatto per assunzione in un’unica dose (per esempio, un tubo da 200 globuli una volta alla settimana).
Gocce: è la forma più utilizzata per somministrare rimedi omeopatici, a diluizioni molto basse, sono realizzate con una soluzione alcolica.
La scelta del rimedio
La prescrizione di un rimedio omeopatico, come già ampiamente discusso, è “individuale”; lo staff della Farmacia San Lorenzo, dunque, tiene conto di due elementi fondamentali prima di procedere nella scelta del rimedio:
- L’individuo: si studiano le caratteristiche costituzionali del singolo individuo.
- Il disturbo: si studiano le caratteristiche specifiche del disturbo, in atto o da prevenire, considerando anche i fattori che possono determinare un peggioramento o un miglioramento (come freddo/caldo, movimento/riposo ecc.).
Come assumere in modo efficace i rimedi omeopatici
L’assunzione dei rimedi omeopatici prevede il rispetto di alcuni accorgimenti che migliorano i risultati dell’intera terapia.
Lo staff della Farmacia San Lorenzo quindi consiglia di:
- assumere i rimedi ai primi sintomi del disturbo;
- durante la fase acuta, provvedere ad una somministrazione più frequente durante il giorno, in base alla gravità del disturbo, riducendo la somministrazione gradualmente, fino alla sospensione.
- assumere i rimedi sciogliendoli sotto la lingua, in caso di granuli e globuli; in questo modo vengono assorbiti meglio dalla rete di capillari venosi;
- trattenere sotto la lingua per almeno un minuto i rimedi in forma liquida, prima di ingerirli.
Ma non solo questo.
Durante la vita quotidiana, infatti, si utilizzano sostanze e aromi che possono compromettere l’efficacia dei rimedi omeopatici.
È quindi molto importante, per gli esperti omeopatici della Farmacia San Lorenzo, adottare alcuni accorgimenti:
- l’igiene orale va evitata nella mezz’ora che precede e che segue l’assunzione del rimedio; non usare prodotti aromatizzati, in particolare quelli alla menta, preferendo i dentifrici omeopatici.
- L’assunzione del rimedio omeopatico deve avvenire a digiuno o lontano dai pasti (almeno 30 minuti prima o 2 ore dopo un pasto).
- Evitare di fumare almeno un’ora prima e un’ora dopo l’assunzione del rimedio.
- Evitare caffè, alcolici e di mangiare o bere sostanze speziate.
- Ridurre l’uso di cosmetici con aromi molto intensi, come alcuni tipi di saponi, creme, lozioni ecc.
Diluizioni e dosi dei rimedi omeopatici
La diluizione e la dose del rimedio omeopatico vengono calibrate secondo il grado di somiglianza o corrispondenza tra i disturbi manifestati e gli effetti della sostanza omeopatica.
Stando al primo principio su cui si basa l’omeopatia, maggiore è la similitudine, maggiore deve essere la diluizione da utilizzare.
Le formule di diluizione più utilizzate sono:
-
- 4 o 5 CH (diluizioni basse).
- 7 o 9 CH (diluizioni medie).
- 15 o 30 CH (diluizioni alte).
Un aiuto per la lettura e comprensione delle etichette
Sulla confezione del medicinale, subito di seguito al nome dello stesso, sono riportate alcune sigle composte da una cifra e da una o più lettere.
La cifra indica il numero di diluizioni cui è stata sottoposta la sostanza iniziale (es.7, 9, 15, 30, ecc.).
Le lettere indicano il metodo utilizzato:
- CH: diluizione centesimale con metodo di Hahnemann.
- DH: diluizione decimale con metodo di Hahnemann.
- K: diluizione con metodo di Korsakov.
- LM o 50M: diluizione cinquanta millesimale.
Un esempio pratico: “Ledum palustre 7 CH”, significa che la sostanza iniziale, il rosmarino selvatico, è stata sottoposta a 7 diluizioni secondo il metodo Hahnemann.
Una garanzia per la salute dei clienti
Per fugare tutti i dubbi o soddisfare le curiosità sul tema dell’omeopatia il team della Farmacia San Lorenzo è a completa disposizione dei clienti, pronto ad ascoltare, a consigliare e a fornire tutte le informazioni di cui hanno bisogno.
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