L’acqua: un elemento indispensabile

L’acqua, questa sconosciuta, ma sempre onnipresente.

E’ l’elemento principe della nostra vita: è sempre presente in noi e in ciò che ci circonda e la sua assenza o il suo eccesso ci può creare disagio.

Non ha forma propria, ma assume l’identità del contenitore che la raccoglie.

Non è un rimedio definito ‘curativo’, ma è essenziale per la nostra salute.

Ne abbiamo paura, ma ne siamo anche attratti…

Definire questo elemento è davvero difficile: è tutto e il contrario di tutto.

Ma per noi è la FONTE della Vita.

L’elemento predominante nel corpo umano

I primi esseri unicellulari sono nati nell’acqua e noi siamo composti per la maggior parte di acqua; il corpo di un adulto è composto per circa il 70% da questo elemento, mentre nei bambini molto piccoli arriva anche al 90%.

È l’elemento che ha accesso a tutte le parti del corpo: forma l’85% del nostro cervello, il 92% del sangue, l’83% dei reni, il 76% dei muscoli e il 22% delle ossa.

Come viene assunta l’acqua

Gran parte viene fornita al corpo da quella che si ingerisce bevendo, il resto viene in parte estratta dai cibi solidi e in parte prodotta da reazioni biochimiche.

Potremmo dire che noi funzioniamo ad acqua: è la nostra benzina.

L’acqua ci mette in moto

Essendo un ottimo conduttore, è l’elemento che favorisce l’equilibrio dei sistemi elettrici del corpo, cioè del nostro sistema neurovegetativo e di quello nervoso.

Il corpo umano possiede propriocettori nervosi per il 90%; sono microscopici e si fanno carico di tutte le funzioni necessarie alla sopravvivenza.

Il potere purificante dell’acqua

Ma l’acqua ci serve anche per spazzar via tutte le sostanze velenose che si accumulano nel corpo. Essendo un ottimo solvente, i liquidi corporei scorrono e nello scorrere incessante mantengono pulite le nostre strutture.

Proprio come la pioggia pulisce l’aria che ci circonda.

Inoltre, l’acqua mantiene stabile la temperatura corporea, in quanto ha la capacità di assorbire molto calore; è un ottimo elemento per raffreddare qualsiasi cosa.

Perché assumere regolarmente acqua

5-8 bicchieri al giorno sono necessari per mantenere un’omeostasi corretta.

Una carenza d’acqua può portare ad una leggera disidratazione che potrebbe ripercuotersi su tutto il nostro organismo.

Come?

Con secchezza di fauci e pelle, stitichezza, mal di testa, vertigini, debolezza muscolare e disagi muscolo-scheletrici, scarsa minzione sono solo alcuni dei segnali che il nostro corpo ci invia per richiedere più acqua.

L’acqua è un ottimo strumento preventivo

L’acqua aiuta a prevenire l’aggravarsi di influenza e raffreddori, mantiene fluide le articolazioni, aiuta a regolare l’intestino, mantiene svegli, drena gli eccessi di ritenzione idrica e, se bevuta prima del pasto, aiuta a regolare il peso corporeo.

È Base fondamentale dei rimedi naturali

Come detto, l’acqua è un elemento essenziale che troviamo abbondantemente nel nostro Pianeta.

Essendo un ottimo solvente, l’acqua è un elemento che cambia in continuo perché ingloba, assorbendole, le sostanze con cui viene in contatto: pensiamo alla grande diversità di acque termali nel nostro territorio.

Ognuna porta in sé le caratteristiche del terreno o roccia che attraversa e mantiene queste caratteristiche fino alla fonte come se fosse dotata di una memoria che mantiene per lungo tempo.

Proprio grazie a questa caratteristica molti rimedi naturali la usano come base d’azione.

Pensiamo all’omeopatia, alla floriterapia o alla fitoterapia, in cui l’acqua agisce da veicolo per estrarre i principi attivi che vengono poi in contatto con le nostre strutture.

Il potere simbolico materno dell’acqua

Sin dall’antichità l’acqua è entrata a far parte del simbolismo legato al femminile, al materno: avvolge e culla come le braccia di una madre ma allo stesso tempo può essere punitiva come una madre.

Tutti noi veniamo al mondo cullati dall’acqua e, quando possiamo rilassarci immergendoci in essa, abbiamo la sensazione di rinascere a nuova vita.

Sognare o immaginare grandi distese di acqua spesso è abbinato all’inconscio, che la psicoanalisi considera madre della coscienza.

Nell’acqua c’è vita.

Pensiamo a tutte le particelle infinitesimali che sono disciolte in essa; forse è proprio per questo che viene paragonata ad una madre, il cui compito primario e quello di accogliere e nutrire.

Patrizia Barbanti e Elena Filippi

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