Le ripercussioni dello stress sul nostro organismo possono essere limitanti dal punto di vista della qualità della vita (abbiamo visto in un precedente articolo cosa sono i MUS), fino a sfociare in patologia conclamata come ipertensione, sindrome metabolica, malattie cardiovascolari.
L’approccio multidimensionale allo stress
La terapia dello stress ha un approccio multidimensionale che considera fattori fisiologici, psicologici e comportamentali.
Va evitata una interpretazione univoca, solo medica o solo psichiatrica, delle patologie stress correlate e occorre impostare una combinazione di interventi psichici, tecniche di rilassamento, rieducazione alimentare, esercizio fisico ed eventualmente terapia farmacologica.
I notevoli progressi nelle tecniche diagnostiche, come la possibilità di studiare in ambito clinico il sistema neurovegetativo, offrono l’opportunità di valutare e gestire meglio questi pazienti, suggerendo strategie comportamentali per il riequilibrio del sistema nervoso autonomo.
E’ stato dimostrato che questa combinazione di interventi migliora i sintomi e i segni legati alla percezione dello stress, come l’ipertensione ed il controllo nervoso del circolo.
La personalizzazione del programma per la gestione dello stress
Un programma completo per la gestione dello stress va personalizzato modulando i vari interventi e può comprendere: ristrutturazione cognitiva, interventi sullo stile di vita, rieducazione alimentare, tecniche di rilassamento e meditazione.
La ristrutturazione cognitiva
La ristrutturazione cognitiva analizza le problematiche ed elabora modelli di comportamento più adattativi che favoriscono una migliore qualità della vita.
Si aiuta il soggetto a creare una strategia efficace di coping, cioè di adattamento a livello cognitivo e comportamentale per fronteggiare una situazione stressante.
Al paziente vengono fornite informazioni sulle cause di stress e sulle conseguenze psicofisiche e, in particolare, sui sistemi di regolazione; spiegando così l’associazione tra stress e lo sviluppo di una sintomatologia.
Gli interventi sullo stile di vita
Molti studi hanno mostrato l’importanza di intervenire sullo stile di vita per migliorare la salute in generale e per gestire lo stress.
Abitudini scorrette, che spesso sono utilizzate come strategia di coping impropria, perlopiù per ottenere gratificazione, portano allo sviluppo di disequilibri di molti sistemi metabolici ed ormonali.
Questi comportamenti vanno controbilanciati con interventi su misura che considerino i sintomi, la menomazione, le preferenze e le comorbilità.
A questo proposito esiste una forte evidenza circa l’utilità dell’esercizio fisico come strumento di terapia e prevenzione per le condizioni di stress e i sintomi somatici.
L’esercizio deve essere correttamente prescritto ed adattato a caratteristiche e preferenze del paziente.
La rieducazione alimentare
Un’alimentazione sregolata, associata a stili di vita stressanti, può indurre innalzamenti del cortisolo ematico che porta alla ricerca di cibi consolatori, zuccheri e dolci, instaurando un circolo vizioso di insulinoresistenza, produzione di cortisolo, attivazione del Sistema Nervoso Simpatico.
Avremo innalzamento della glicemia, della pressione arteriosa, ritenzione idrica, deposito di grasso addominale, disbiosi intestinale.
Tutte cause/effetto di infiammazione tissutale e quindi di stress per il nostro organismo.
Le tecniche di rilassamento e meditazione
Le tecniche di rilassamento possono suscitare esperienze piacevoli o sensazioni che attivano naturali sistemi di ricompensa cerebrale e influiscono su una rete di strutture limbiche e paralimbiche, corticali e subcorticali.
Si tratta di regioni intimamente coinvolte nella regolamentazione di cognizione, emozione e funzioni autonomiche, endocrine o vegetative.
Comprendono principalmente le tecniche di respirazione autogestita o assistita (biofeedback respiratorio).
Altre tecniche che possono essere utilizzate sono la meditazione trascendentale, lo yoga, il training autogeno, il rilassamento e lo stretching muscolare.
Queste tecniche sono in grado di ridurre la percezione dei sintomi somatici e di migliorare il controllo del sistema nervoso autonomo, riducendo l’attivazione simpatica, modulando il tono vagale, i meccanismi baroriflessi e la pressione arteriosa.
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