Gli aneurismi sono la dilatazione progressiva di un segmento vascolare, causata dall’indebolimento della sua parete. Il più frequente si verifica nell’aorta addominale, seguito poi da quello nell’arteria poplitea (dietro il ginocchio), nella carotide e infine nella succlavia, la principale arteria del torace. Gli aneurismi possono avere forma sacculare o fusiforme, e, in base alla loro sede, possono andare incontro a diversi tipi di complicanze, tutte piuttosto gravi.
Cause e conseguenze
Il 95% degli aneurismi è causato da fenomeni degenerativi dovuti all’aterosclerosi. L’aneurisma dell’aorta addominale colpisce gli uomini più delle donne, con un rapporto di 10:1 tra i 60-70 anni di età e di 6-7:1 tra i 70 e gli 80 anni. Con l’avanzare dell’età l’evoluzione naturale porta alla rottura. In altre sedi, in particolare a livello popliteo, la complicanza più frequente dell’aneurisma è la completa trombizzazione, cioè l’occlusione improvvisa, che porta ad una ischemia della gamba talmente grave da richiederne a volte l’amputazione immediata. Non è ancora chiaro l’esatto meccanismo patogenetico alla base della formazione degli aneurismi, ma gli studi più accreditati presuppongono una associazione tra aterosclerosi ed alterazioni del tessuto connettivo.
Importanza del diametro dell’aneurisma
Per cercare di prevedere il rischio di rottura, è necessario misurare il diametro dell’aneurisma: non in senso longitudinale, ma in senso antero-posteriore o latero-laterale. A livello dell’aorta addominale, infatti, il rischio di rottura è minimo al di sotto dei 4 cm. di diametro, ma sale progressivamente con l’aumentare del diametro e raggiunge il 10-15% di casi all’anno al di sopra dei 6 cm. Poiché il rischio operatorio è nell’ordine del 2-5%, l’intervento è indicato quando il diametro supera i 5/5.5cm., ma va valutato anche in base ad altri importanti fattori (velocità di accrescimento, sintomi, condizioni generali del paziente).
In distretti diversi dall’aorta addominale le indicazioni al trattamento sono più difficilmente schematizzabili e deve essere presa in considerazione la diversa evoluzione della patologia nella sede specifica: per esempio, gli aneurismi poplitei vanno trattati in relazione al rischio di trombosi improvvisa con conseguente ischemia dell’arto che possono determinare.
Trattamento
Gli aneurismi dell’aorta addominale possono essere trattati chirurgicamente, attraverso la resezione della zona dilatata e la sua sostituzione con un innesto di materiale sintetico, o con l’inserimento di un’endoprotesi, posizionata sotto controllo radiologico attraverso due piccole incisioni inguinali. Questo secondo tipo di intervento va eseguito previa accurata valutazione pre-operatoria, essendo di fondamentale importanza misurare i diametri e le lunghezze precise dell’aneurisma, così da inserire una endoprotesi perfettamente adatta al caso in questione.