Gli ACE-inibitori sono una classe di farmaci tra i più venduti in assoluto e trovano impiego primario nel trattamento dell’ipertensione arteriosa, uno stato di pressione particolarmente elevata nei vasi arteriosi, tra le prime patologie del mondo Occidentale.
Lo stile di vita è fondamentale; infatti, la sedentarietà, sovrappeso e obesità, stress, fumo ed eccessive quantità di alcol o sale nella dieta sono fattori favorenti l’ipertensione.
Gli ACE-inibitori trovano utilizzo anche nel trattamento del post-infarto del miocardio e dell’insufficienza cardiaca cronica.
Un po’ di storia: scoperta ed azione
Gli ACE-inibitori sono stati evidenziati per la prima volta nel veleno del serpente brasiliano Bothrops jararacadella.
Un grandissimo lavoro di ricerca è iniziato da un peptide trovato nel veleno di questa specie nel 1965 dallo scienziato brasiliano Sérgio Henrique Ferreira; negli anni a seguire, la molecola che è stata progettata su questa ispirazione è il Captopril.
Gli ACE-inibitori agiscono come inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE, ossia Angiotensin Converting Enzyme), che fa parte di una cascata regolatrice della pressione arteriosa (sistema renina-angiotensina-aldosterone).
I Farmaci di questa classe più noti ed impiegati nella pratica terapeutica sono il captopril, l’enalapril, il lisinopril, perindopril, fosinopril, quinapril, zofenopril e il ramipril.
ACE-inibitori e fabbisogno di potassio
Gli ACE-inibitori possono aumentare i livelli di potassio nel nostro corpo e portare all’iperkaliemia (livelli eccessivi di potassio nel sangue).
Nelle cellule cardiache, l’aumento della concentrazione di potassio extra-cellulare diminuisce la negatività del potenziale di riposo della cellula cardiaca, depolarizzandola in parte.
Di conseguenza, diminuisce anche l’intensità del potenziale d’azione, indebolendo la contrazione del cuore.
Dato che le forme più gravi di iperkaliemia possono causare ritmo cardiaco irregolare, palpitazioni, fino a effetti cardiaci e neuromuscolari fatali, come l’arresto cardiaco e la paralisi dei muscoli respiratori, il nostro corpo deve riuscire a mantenere i livelli di potassio in equilibrio.
Quando si assumono ACE-inibitori, è bene mantenere una dieta povera di potassio; l’utilizzo concomitante di diuretici, insieme gli ACE-inibitori, può aumentare i livelli di potassio nel sangue.
Cibi da evitare
I cibi che contengono potassio e che possono quindi interagire con gli ACE-inibitori nel rischio di iperkaliemia sono:
- Banane,
- Arance,
- Patate,
- Sale da cucina contenente potassio (si può sostituire con altre correttori di sapore o spezie in commercio).
Assunzione degli ACE-inibitori
Ecco alcuni consigli da parte dello staff della Farmacia San Lorenzo su come assumere correttamente alcuni ACE-inibitori:
- Il Perindopril assunto con un po’ d’acqua in una dose singola giornaliera, al mattino prima della colazione.
- Il Captopril almeno 1 ora prima dei pasti.
- L’assunzione di Ramipril, Enalapril e Lisinopril può avvenire insieme o lontano dai pasti.
Lo staff della Farmacia San Lorenzo è preparato a fornire l’assistenza e tutti i consigli del caso in materia di farmaci ACE-inibitori.
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